PROGETTO PER LO SMALTIMENTO DEGLI SCARTI E L'AZZERAMENTO DEI COSTI DI COMBUSTIBILE NELLA PRODUZIONE DI SEMENTE DI MAIS
Ing. Roberto Gaietta, CO.M.I.GE. s.r.l.- PAVIA - comige@comige.it - www.comige.it - www.energymais.info
Dopo alcuni viaggi in Argentina ed un approfondito esame delle problematiche dei grandi produttori di semente di mais, abbiamo sviluppato un programma per il raggiungimento degli obiettivi.
GLI OBIETTIVI
- Eliminazione degli scarti (tutoli, cartocci, semente scaduta con coating) che rappresentano un impegno logistico, di spazio e di costi notevoli per lo smaltimento, ed in presenza od in attesa di normative che presto obbligheranno comunque ad eliminarli, con ulteriore aggravio di costi.
- Abbattimento del consumo di combustibile (in previsione sia di futuri aumenti del prezzo che di eventuali improvvise difficoltà di approvvigionamento).
LO STATO DELL'ARTE
Le soluzioni tecniche finora adottate si possono riassumere come segue:
- Le tecnologie basate sulla COMBUSTIONE classica sono ben conosciute, ma per queste grandi quantità di scarti sono necessarie fornaci a griglia fissa o mobile di dimensioni molto grandi e costose. Inoltre questa è una tecnologia di combustione spesso INCOMPLETA, che causa formazione di alti quantitativi di CO, CO2, e altri gas inquinanti, oltre che grandi quantità di ceneri pesanti con formazione di clinker.
- Le tecnologie basate sulla GASSIFICAZIONE sono ancora ad uno stato poco più che sperimentale, ma comunque più complesse e per queste grandi quantità di biomassa ancora più costose. Anche questa tecnologia non è esente dalla formazione di gas inquinanti e soprattutto di scarti da smaltire ad alto costo.
- Le tecnologie basate sul BIOGAS da fermentazione sono ben conosciute, ma richiedono impianti di dimensioni enormi, molto complessi da gestire e molto più costosi. Anche qui si ritrovano scarti da dover eliminare.
In ogni caso, tutte queste tecnologie sono state realizzate soprattutto per la produzione di energia elettrica, perché se prodotta da fonti rinnovabili in Europa viene venduta a prezzi incentivati molto alti (0,28 €/kWh contro un costo standard dell'energia elettrica di 0,07 €/kWh) non tenendo in nessuna considerazione il recupero dell'energia termica, che in questo caso è ben più importante perché porta a grandi benefici immediati.
Inoltre gli impianti sopra descritti per la produzione di SOLA ENERGIA ELETTRICA hanno una dispersione in atmosfera di una grandissima quantità di calore (anche l'80%). Se si deve aggiungere l'impianto per il recupero del calore, con distribuzione e controllo di aria calda agli essiccatoi, è facile immaginare quanto è complesso e costoso un impianto completo per energia elettrica + termica basato su quelle tecnologie.
Quanto alla SOLA PRODUZIONE DI CALORE, facendo qualche semplice ricerca nel web, si trova che nel passato sono stati tentati vari esperimenti per la combustione dei rifiuti del mais (soprattutto tutoli). A parte le molte ricerche universitarie, la maggior parte rimasta a livello teorico, vari esperimenti furono fatti nella storia passata.
GLI ESPERIMENTI PIU' IMPORTANTI
- Nel 1977 da Dekalb:USE OF CORN COBS FOR SEED DRYING THROUGH GASIFICATION
- Nel 1979 da Pioneer:Corn Cobs Are Energy Source
- Nel 2002 da Monsanto:UTILIZACIÓN DE MARLOS COMO COMBUSTIBLE INDUSTRIAL ALTERNATIVO
- Negli anni 2000 da Satus Ager, che ha installato 2 grandi inceneritori che dovevano bruciare tutti i cartocci prodotti nello stabilimento di Salto (Argentina), ma che non hanno mai funzionato perché i cartocci sono umidi e non possono bruciare senza prima essere essiccati.
- Altri esperimenti sono in corso anche ora, ma stanno incontrando gli stessi problemi sotto descritti ai punti a) b) c).
Tutti questi esperimenti avevano aspettative strabilianti, ma in realtà nessuno ha avuto risultati positivi, visto che ad oggi nessuna delle sopra citate aziende sementiere ha applicato gli impianti sopra descritti nei propri stabilimenti, in quanto si sono scontrati con i seguenti principali problemi, caratteristici delle tecnologie sopra dette:
- Produzione di alte quantità di fumi inquinanti (risolvibili con costosi impianti di depurazione per evitare l'inquinamento atmosferico e di scambiatori per evitare l'inquinamento del prodotto da essiccare)
- Produzione di alte quantità di ceneri pesanti e di clinker (causa di frequenti interventi di manutenzione e fermo macchina)
- Difficoltà a regolare la quantità di calore prodotta (causa di temperatura all'essiccatoio difficilmente controllabile)
- Difficoltà a bruciare scarti con alta umidità
- Alta complessità, grande spazio necessario, alto costo di impianto e di gestione.
LA TECNOLOGIA "ENERGYMAIS"
La nuova tecnologia "ENERGYMAIS" è sicuramente molto più semplice e meno costosa di tutte le altre, oltre ad avere la certezza della buona riuscita, garantita dai risultati ottenuti dagli impianti finora installati in Italia, Ungheria e Scozia.
Grazie alla tecnologia di combustione particolarmente efficiente, derivata dalla ben nota “Pulverized Coal Technology” si ottengono i seguenti vantaggi:
- Fumi inquinanti in quantità trascurabile, con possibilità di immissione degli stessi nel cereale da essiccare senza comprometterne la qualità
- Basse quantità di ceneri pesanti (1% - 2%) ed assoluta assenza di clinker
- Ottima regolazione della temperatura dell'aria all'essiccatoio, con massima precisione, +/- 1°C
- In presenza di scarti con alta umidità (cartocci e stocchi di mais) l'applicazione della nuova tecnologia "FLASH DRYER" permette di ottenere una essiccazione "istantanea" prima di inviarli alla combustione.
- Semplicità di costruzione, ridotto spazio necessario, basso costo di gestione.